Gattò “Croccante di Mandorle” - (Su Gattou de Mendula)
Si tratta di un dolce tradizionale Sardo, chiamato anche Gatò o Catò (probabile corruzione dal francese gâteau) fa parte di quei dolci di antica tradizione. È un dolce molto semplice che viene prodotto in varie parti della Sardegna, divenuto famoso perché citato in pagine letterarie ricordati dalla grande scrittrice sarda, vincitrice del Premio Nobel per la letteratura nell'anno 1926, Grazia Deledda.
Questo dolce viene ancora preparato come torta nuziale tradizionale, una torta di gattò stupenda ( la stessa che si prepara in occasione di Sa Coja Antiga, l'antico matrimonio selargino, rievocazione storica della cerimonia nuziale sarda campidanese.) Mi sono permessa di prendere la foto, che allego qui in basso in prestito da questo blog, che ringrazio e ovviamente cito, per mostrarvela perché è davvero inusuale e scommetto che tanti sardi pur conoscendo il dolce non hanno mai visto una realizzazione così artistica dalle tradizioni antiche.
Ingredienti:
300 g di Mandorle Dolci Sarde
260 g. di Zucchero Semolato
1 Limone Bio
Foglie di Limone
Fate sciogliere lo zucchero in un tegame di alluminio (non antiaderente!) con il succo di mezzo limone. Aspettate che assuma un bel colore dorato, quindi unitevi le mandorle precedentemente spellate e tagliuzzate e la buccia grattugiata di un limone e rimescolate con energia finché lo zucchero si caramella. Nel cuocere lo zucchero abbassate la fiamma perché un calore troppo forte porterebbe rapidamente lo zucchero da un colore biondo a un colore bruno scuro acquistando un sapore di bruciato. Togliete dal fuoco e rovesciate il composto su un ripiano con carta da forno, spianate e pareggiate tutto, mettete sopra un altro foglio di carta da forno e appiattite aiutandovi con un mattarello, dovete ottenere uno strato di circa ½ cm. di spessore. Tagliate a rombi appena si raffredda (ma non troppo altrimenti diventa troppo duro e tagliarlo sarà impossibile!). Ricavatene tanti rombi di media grandezza, sistemateli su delle foglie di limone che acuiscono l’aroma e lasciate raffreddare.
Questo dolce viene ancora preparato come torta nuziale tradizionale, una torta di gattò stupenda ( la stessa che si prepara in occasione di Sa Coja Antiga, l'antico matrimonio selargino, rievocazione storica della cerimonia nuziale sarda campidanese.) Mi sono permessa di prendere la foto, che allego qui in basso in prestito da questo blog, che ringrazio e ovviamente cito, per mostrarvela perché è davvero inusuale e scommetto che tanti sardi pur conoscendo il dolce non hanno mai visto una realizzazione così artistica dalle tradizioni antiche.
Ingredienti:
300 g di Mandorle Dolci Sarde
260 g. di Zucchero Semolato
1 Limone Bio
Foglie di Limone
Fate sciogliere lo zucchero in un tegame di alluminio (non antiaderente!) con il succo di mezzo limone. Aspettate che assuma un bel colore dorato, quindi unitevi le mandorle precedentemente spellate e tagliuzzate e la buccia grattugiata di un limone e rimescolate con energia finché lo zucchero si caramella. Nel cuocere lo zucchero abbassate la fiamma perché un calore troppo forte porterebbe rapidamente lo zucchero da un colore biondo a un colore bruno scuro acquistando un sapore di bruciato. Togliete dal fuoco e rovesciate il composto su un ripiano con carta da forno, spianate e pareggiate tutto, mettete sopra un altro foglio di carta da forno e appiattite aiutandovi con un mattarello, dovete ottenere uno strato di circa ½ cm. di spessore. Tagliate a rombi appena si raffredda (ma non troppo altrimenti diventa troppo duro e tagliarlo sarà impossibile!). Ricavatene tanti rombi di media grandezza, sistemateli su delle foglie di limone che acuiscono l’aroma e lasciate raffreddare.
mmmmm..delizioso!! ciao!
RispondiEliminawow.....buonissimo....buona giornata
RispondiEliminaBellissimo!!!!!!!
RispondiEliminaè uno di quei dolci che un pezzo tira l'altro
ciao, buona giornata
Ciao ^^ Fa un po' strano vedere una propria foto su un altro blog, che ridere! Grazie per avermi avvisata di averla presa, è un gesto che apprezzo. Sono d'accordo, quella torta è davvero inusuale, o almeno io non l'avevo mai vista, neanche su internet. E quando me la sono trovata davanti è iniziato il servizio fotografico :P Un abbraccio ;)
RispondiEliminaChe meravigliaaaaa
RispondiEliminala saggezza in cucina, ciao bellissima
RispondiEliminaGrazie a tutte per apprezzare le ricette tradizionali e tipiche della mia terra.
RispondiElimina@ Barbara ti ringrazio, oltre che citarti, avvisarti personalmente mi è sembrato il minimo. Quando pubblico una mia ricetta tradizionale cerco di fare una piccola introduzione cercando origini e curiosità, ho letto nell'Unione Sarda che Luigi Sitzia era il mago del gateau, un uomo dalle mani d'oro: le sue sculture di gateau erano bellissime (arrivavano anche a costare mille euro ed erano apprezzatissime in tutta la Sardegna), nessuno riusciva ad imitarlo. Su Conti, così lo chiamavano tutti, a fare questo dolce, aveva imparato da molto piccolo. Alcune sue sculture sono state acquistate dal Vaticano e la sua bravura la si poteva ammirare ogni anno, per Sant'Efisio. A Quartu, lo conoscevano tutti: era stato eletto anche Quartese dell'anno. Peccato non trovare le sue creazioni nel web!
Mandorle e limone è un'accoppiata che mi fa letteralmente impazzire!
RispondiEliminagrazie per questo regalo anzi gattò ^_^
Buonissimo il croccante..ma la cosa che mi ha colpita parecchio e quella decorazione in basso è un' opera d' arte a mio parere..complimenti ad entrambe!!!Bacioni
RispondiEliminabuonissimo...decorato così è stupendo, un bacio Luciana
RispondiEliminache buono ! a me lo preparava la mia nonnetta in estate, che bei ricordi e che delizia !
RispondiEliminaMa che bontà!! vieni a prendere il tuo premio! baci
RispondiEliminaVale
SEmplicemente favoloso!
RispondiEliminai miei genitori ebbero in regalo la torta di matrimonio fatta col gattò, da un loro conoscente che è un vero artista nella lavorazione: peccato che non abbiano fatto una foto!
RispondiEliminadalle mie parti si usano le mandorle tostate e tritate grossolanamente prima di unirle al caramello. certo che sfilettarle a mano è un lavoro noiosetto...
Ho bisogno di aiuto: cosa devo fare se il gatto resta sempre umido? Non si asciuga e nn posso spennellarlo con lo zucchero per poi decorarlo . Grazie è urgente.
RispondiEliminaNon capisco, in che senso umido? E' un caramello che raffreddandosi si solidifica...
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