“ Su Porceddu” (Porchetto Arrosto – Maialino allo Spiedo)



Forse la specialità più classica della Sardegna: il Porchetto, secondo la tradizione Campidanese è un maialino molto piccolo, deve essere allevato con alimentazione pressoché esclusiva, costituita dal latte materno ( deve avere massimo 45 giorni di vita).

“Quello che oggi è il piatto più conosciuto della cucina sarda, paradossalmente non era molto diffuso fino a almeno cinquant’anni fa. Il porceddu era considerato una leccornia che capitava di mangiare solo una volta ogni tanto. Chi aveva il maiale in casa si guardava bene da uccidere un maialino appena nato. Il maiale si teneva come un salvadanaio, quando si uccideva, già grande, si faceva il sanguinaccio, lo strutto, le salsicce, e tutta una serie di prodotti da conservare. Solo chi aveva allevamenti un po’ più grandi, i quali erano diffusi soprattutto nella Sardegna centrale, poiché è nelle zone di montagna che si trova più pastura per i maiali, si poteva permettere, in primavera al momento di castrare il maiale, di offrire a chi veniva ad aiutare, il maialino arrosto, magari una maialina femmina, dal sapore più delicato!”



Ingredienti:
1/2 Maialino sardo
Mirto
Sale
Barbecue
Girarrosto elettrico - io ne ho uno molto semplice ed economico ma molto resistente: Girarrosto elettrico Losa




Allestite il fuoco in un barbecue usando preferibilmente rami ben stagionati di piante aromatiche come leccio, corbezzolo, lentischio o olivastro. Potrete mettere il maialino precedentemente infilzato nello spiedo, quando le fiamme si sono smorzate e resta la brace di un bel colore rosso vivo, sistemandolo a circa 50 cm dal fuoco,sistemate un po’ di brace sotto il maialino; (mettete meno brace nelle parti meno spesse) avviate il girarrosto continuando sino a quando l'animale sarà cotto ( ci vorranno circa 3 ore!).




Quando sarà prossimo alla cottura salatelo, sarà pronto quando le carni assumono un caratteristico colorito chiaro e la cotenna, bruno, rossiccia dorata risulta ben croccante. Toglietelo dallo spiedo, sporzionatelo e adagiatelo in un letto di foglie di mirto fresche.


Commenti

  1. sembra davvero invitante poi cotto allo spiedo ancora piu saporito!!baci imma

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  2. Preparazione rustica e dal sapore antico,mi sa che devo venire in Sardegna per assaggiare un maialino così buono!Baci Damiana!

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  3. Questa ricetta e queste foto hanno un impatto curioso su di me, non ho mai mangiato un spiedo così fatto ! la testina...ecc
    bellissimo e deve essere squisito, 8 marzo :)

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  4. Che buono! Questa foto mi ha fatto tornare in mente tanti ricordi di un'estate in giro per la Sardegna in moto... Che scorpacciate di porceddu ci siamo fatti!!!

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  5. Ciao è davvero molto bello ed invitante!!! complimenti...bacioni Luciana

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  6. assolutamente perfetto, sembra di sentirne la cotenna scrocchiare sotto ai denti, gnammm!

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  7. Io lo faccio dentro il forno a legna su un letto di canne e ginepro, mai fatto cosi, devo provare.

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  9. Grazie a tutti!!
    @Max: interessante il tuo metodo di cottura, per me inusuale. Così è come viene fatto tradizionalmente in sardegna.

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  10. Ho un solo rammarico: In Puglia non se ne riesce a trovare in macelleria. L'abbiamo fatto in Sardegna in maniera simile è un piatto eccezionale e molto conviviale. Presto pubblicheremo la nostra ricetta nel nostro blog (http://cucinasuditalia.blogspot.com/), abbiamo apportato qualche leggera variante. Complimenti per il tuo goloso blog. Arrileggerci

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